giovedì 26 gennaio 2023


QUANDO SI AVEVANO CORAGGIO, IDEALI E SOGNI

Ricordo nitidamente quanto vissuto mezzo secolo fa. Esordio del decennio del Settanta, che sarebbe passato alla storia come ''gli anni di piombo''. Ero semplicemente uno studente tutt'altro che avulso da quella sensibilità che mi avrebbe portato a lottare per un mondo più giusto, più libero, più felice. Instradato da letture e canzoni (il famigerato De Andrè tra i primi) fu facile abbracciare un percorso che mi vide militante però pensante nelle file di quella sinistra definita extraparlamentare nella quale si riconobbero certe fasce anarchiche di cani sciolti.
Ebbene, coinvolto non nella Malatestiana lotta bensì una ribellione alla Caserio o alla Bresci, non ebbi rimorsi nell'entrare in quella frangia dura che non era certamente ben vista dalla libertaria FAI come se sovvertire un Sistema, fosse semplice farlo solo con l'acculturamento degli individui e non certo con quella forma di violenza che controribatteva a quella istituzione imposta da qualsiasi Stato per sua difesa e tutela.
La mia modesta storia non merita di essere scritta e ora, che l'età raggiunta consente di guardare al passato più che al futuro, sono contento di quello che ho fatto anche se le speranze non sono state affatto rispettate.
Guardo con tristezza e malinconia il presente dove non scorgo alcun raggio di sole ma, al contrario, vedo sempre più incupirsi il futuro che oramai non mi appartiene più



A riA   C'era il '72 e il progressive rock cercava un modo per emergere. Gruppi ai quali non interessava il grande pubblico ma solam...