giovedì 31 agosto 2017

1972-2

Ora la musica si diffonde nella mia camera, plasmandomi e dando corpo alle mie più profonde sensazioni. E' celestiale tutto ciò. Mi guardo intorno ed osservo le cose, i colori policromi degli oggetti. La mia piccola gattina è seduta vicino  a me, sul mio letto.E' meraviglioso il mondo degli animali...ripenso a Darwin.E' vivo in me il ricordo dei quadri di Corot. Paesaggi di pace, smorzati, apatici dov'è costante la presenza dell'uomo: contadini, villeggianti. Tutti hanno il loro ruolo ben preciso e distaccato dalle case. I colori sommergono la tela come la mia penna sopra il foglio.
Schede filmiche, bibliografiche, sono sparse nella mia mente. Ascolto dentro me una musica non definita che potrebbe essere un urlo, un guaito, chissà. Il posacenere è pieno di mozziconi che coprono una scritta pubblicitaria. Mi scopro proteso alla ricerca di una idea pensando che sia questa la maggiore preoccupazione ed invece mi accorgo che sto aspettando una telefonata.
Il telefono come ultima spiaggia. Tutto mi è  venuto a noi...lei, io, gli altri. Confesso che non ho vissuto.Mi accendo un'altra sigaretta attendendo la vita.

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