Arrivato
Mi sento come giunto in un ambiente conosciuto dove, su di una vecchia scrivania di legno roso dai tarli che non si vergogna di mostrare le ingiurie del tempo, si trova una Lettera 22 con un foglio Extra Strong già inserito.
Il tempo di controllare lo stato del nastro inchiostrato dove la banda inferiore rossa è praticamente intonsa mentre quella superiore di color nero, evidenzia un consumo alquanto significativo che tuttavia permette ancora di scrivere.
Pigio il tasto 'f' per constatare il grado di durezza del meccanismo che pare funzionare anche se noto, tra le fessure verticali di dove è inserita la barra che porta alla lettera corrispondente, polvere mista a laniccia.
'Dovrò pulirla' penso tra me e me anche se in cuor mio so già che sono troppo pigro per azzardarmi con spazzolino rigido e panno per liberare dalla sporcizia i vari meccanismi.
'Dovrò pulirla' penso tra me e me anche se in cuor mio so già che sono troppo pigro per azzardarmi con spazzolino rigido e panno per liberare dalla sporcizia i vari meccanismi.
Non è difficile intuire che i vari fogli scritti, presenteranno lettere marcate ed altre meno ma è questa la bellezza di una vera macchina da scrivere, dove l'imperfezione è il suo valore aggiunto.
Non più testi computerizzati e formattati dove tutto è lineare bensì la rudezza della sincerità di uno scritto che può denotare il nervosismo dello scrittore come la sua apatia.
Sono infine arrivato a destinazione. Ora tocca a me!
Sono infine arrivato a destinazione. Ora tocca a me!
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