domenica 4 novembre 2018

Un mosaico...le sue tessere sono le mie esperienze. Un marmo e l'artista. Il corpo umano potrebbe essere bello ed invece è rovinato da grettezze, preconcetti che formano un atavico bagaglio socioculturale. Forse tutto è poesia.
Mi guardo le mani bianche. Sono pronto a ritornare dentro il carosello e la cena. Tra una telefonata ed il telegiornale del primo canale...il giradischi suona come sempre ed io pensavo alla differentra tra un Goya ed un Van Gogh. Sicuramente mi sarei addormentato in una serie di constatazioni a livello ancestrale.

Domande con la solita risposta personale e gratuita. Meglio dire supposizione. Un uomo ed una donna. La penna revosa fruga nelle mia memoria, giunge a Mia Martina ed a un tragico Minuetto. Ladispoli. Quella prima notte. Meravigliosa essenza di te. Sopra ad una altalena in mezzo al verde. Vestito viola di Positano. Ancora Amore. Tutto è poesia. Ma Rimabud aveva forse torto. Riminiscenze di un FT Marinetti. Futurismo da supermercato fino ad avere le lacrime agli occhi. Fin quando potrò andare avanti? I feel love. Stelle. Il freddo si fa tagliente, avviva fino a Love hangover ritmando. Discoteca ad Igls. VIP a Roma. Diapositive. Ivan Graziani. Alfa 2000 e Svizzera. Lilly o Violetta? Poi è uscita fuori Romina..però con Hans... E' ora di finirla. Ancora un'altra Marlboro pensando a giovedì.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

A riA   C'era il '72 e il progressive rock cercava un modo per emergere. Gruppi ai quali non interessava il grande pubblico ma solam...